lunedì 28 ottobre 2013

Consigli anticellulite

La così detta buccia d’arancia è il terrore di ogni donna e anche il punto di maggior accordo tra tutte: sono davvero pochissime le prescelte che non soffrono questa malattia. Combatterla si può, con l’aiuto di specialisti e un regime di vita mirato.
Ci sono alcune buone abitudini alimentari che possono combattere la cellulite senza l’utilizzo di creme anticellulite e diete forzate.


In prima istanza c’è un consiglio principe: bere molta acqua aiuta a contrastare la ritenzione idrica, tuttavia non basta per eliminare la cellulite, un problema che colpisce più del 50% delle donne.

Alcuni consigli arrivano dal dottor Andrea Poli, responsabile, insieme alla dott.ssa Franca Marangoni, dei progetti di ricerca effettuati dalla ‘NFI’ (Nutrition Foundation of Italy).

E’ bene tenere a mente che quando parliamo di cellulite non parliamo di un problema legato al peso, o meglio non solo a quello, anche le donne magre possono infatti soffrire di questo particolare inestetismo. Il fattore primario che determina l’insorgere della cellulite è l’ereditarietà e i fattori ormonali.

Per prima cosa bisognerebbe ridurre i cibi raffinati sostituendoli con alimenti semplici e ricchi di principi protettivi derivati direttamente dalla terra e dal mare. I cereali integrali sono molto importanti perché aiutano a contrastare l’intestino pigro, causa di cellulite poiché riduce il sangue che arriva agli arti inferiori.

In una dieta anticellulite si potrebbe quindi avere un primo piatto a base di pasta integrale, per variare vanno comunque bene anche riso, orzo e farro.

Nocciole per il benessere di tutto il corpo

Un piccolo miracolo della natura, racchiuso in un guscio. La nocciola è una miniera di sostanze benefiche per l’organismo: ricca di vitamina E è un antiossidante naturale che contrasta i radicali liberi e previene l’invecchiamento cellullare. In più ha un alto potere energetico, combatte il colesterolo «cattivo» e anche le sue foglie vengono utilizzate come antinfiammatorio e astringente. A Caprarola per celebrarne le virtù si è svolta la «Giornata della Nocciola», nelle ex Scuderie di Palazzo Farnese.


Negli ultimi due anni sono state effettuate ricerche e campagne di marketing tese a studiare non solo le proprietà nutrizionali del frutto, ma anche il suo impatto sui territori in cui è coltivata e attestare i numeri della produzione nazionale, che corrisponde a 128mila t distribuita su un territorio che comprende Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia.

I consumi sono in crescita, anche grazie all’industria dolciaria e a Vinitaly che propone le nocciole come snack da gustare in compagnia dei migliori vini italiani: il messaggio veicolato dalla manifestazione fa intendere la nocciola come un cibo da assumere quotidianamente per combattere i segni del età e più in generale come strumento utile al benessere dell’organismo.

'Falsa' influenza, 120.000 italiani a letto con brividi e dolori: la vera febbre deve ancora arrivare

La chiamano 'falsa' influenza perchè è una sindrome dovuta a virus simili all'influenza vera e propria, ma non per questo meno 'potenti'.   Sta colpendo gli italiani in maniera sempre più massiccia: in 120mila, solo nell'ultima settimana, sono stati infatti costretti a letto da febbri e dolori e, a partire da settembre, in totale sono già circa un milione gli italiani colpiti dalle sindromi simil-influenzali. Il bilancio è del ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che sottolinea come i veri virus dell'influenza stagionale faranno invece la loro comparsa in concomitanza con l'abbassamento delle temperature. I virus influenzali, «non ancora isolati - spiega Pregliasco - arriveranno quando il freddo diventerà più intenso e prolungato. Attualmente, però, sono in aumento le sindromi para-influenzali, ovvero le sindromi respiratorie acute causate da adenovirus, rinovirus e coronavirus, anche complici gli 'sbalzi' delle condizioni meteo».  Ad ogni modo, le previsioni per quest'anno indicano una stagione influenzale che dovrebbe rivelarsi meno 'pesantè: «Stimiamo - afferma l'esperto - un numero complessivo di casi di influenza in Italia vicini ai 4 milioni, contro i 6,5 mln registrati lo scorso anno. Questo perchè i virus dovrebbero essere più simili a quelli della passata stagione. Molto però - precisa - dipenderà dalle temperature, dal momento che il freddo intenso e prolungato favorisce appunto la maggiore circolazione dei virus influenzali».  In attesa della 'veràinfluenza, il consiglio, avverte Pregliasco, resta quello di vaccinarsi. Mentre, annuncia, si sta lavorando all'introduzione anche in Europa di un 'supervaccino' che conterrà 4 diversi ceppi. Il vaccino per la stagione 2013-2014, come spiega la circolare pubblicata dal ministero della Salute, conterrà 3 ceppi virali: A/California(H1N1), A/Victoria(H3N2) e il ceppo B/Massacchussets. Si sta però lavorando affinchè, «come raccomandato anche dalla Organizzazione mondiale della Sanità - afferma Pregliasco - in un prossimo futuro possa appunto essere disponibile anche in Europa, mentre lo è già in Usa, un vaccino quadrivalente che, contenendo 4 ceppi di virus invece di tre, con l'aggiunta di un secondo ceppo del virus B, potrà garantire una ancora maggiore protezione». In Italia, ricorda l'esperto, la campagna vaccinale è partita lo scorso 15 ottobre. Il vaccino è già disponibile nelle farmacie e la vaccinazione sarà gratuita per le categorie a rischio quali gli anziani over-65, i malati cronici, le donne al secondo o terzo trimestre di gravidanza e gli operatori sanitari.

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