martedì 16 dicembre 2014

Scopri come ridurre l'apporto calorico nei cibi dolci

Ci è stato insegnato che per dimagrire occorrono sacrificio e spirito di abnegazione ma, in una dieta che miri al successo, non va trascurata la varietà dei menù e le piccole gratificazioni di cui abbiamo bisogno. Quando parliamo di calorie, poi, lo zucchero è sempre sul banco degli imputati poiché principale responsabile dell’aumento di peso. Ci si chiede allora se sia possibile eliminare quest’ingrediente senza rinunciare a torte e bignè.
Se il cioccolatino elettronico fosse stato inventato, per i golosi sarebbe stato tutto più semplice. La pasticceria light, però, ha avuto una ventata d’aria fresca grazie agli ultimi ritrovati che hanno spodestato lo zucchero da re degli ingredienti dolciari. Le alternative ipocaloriche, di seguito elencate, sono particolarmente indicate per chi vuole rimanere in forma o per chi sta intraprendendo un regime dietetico e non vuole rinunciare al dolce domenicale. 


Fruttosio- Si trova in frutta e verdura: la sostanza estratta dai vegetali passa attraverso un processo d’idrogenazione che la trasforma in edulcorante da tavola. È meno calorico dello zucchero ma conserva un potere energetico incompatibile con una dieta.

Miele- Se non avete particolari condizioni fisiche, allora, il miele è un’ottima alternativa per preparazioni da forno (quali ciambelle, plum-cake, muffin). Ricco di glucosio, fruttosio e fosfolipidi, ha un potere dolcificante maggiore dello zucchero con un apporto calorico inferiore.

Sciroppo d’acero- Proveniente dalle coltivazioni canadesi è un’opzione valida per panna cotta e budini. Il suo potere energetico, infatti, è un terzo dello zucchero raffinato. Non è propriamente a calorie zero ma può limitare il valore energetico di un dolce in maniera sensibile. Da provare come glassa di un pancake.

Dolcificanti artificiali- Rientrano in questa categoria: Aspartame, Ciclamato, Acesulfame K, Saccarina. Sono dolcificanti di natura sintetica. Il loro potere edulcorante supera notevolmente quello dello zucchero con una quantità di calorie prossima allo zero. Per ogni tipo di dolcificante sono consigliate delle soglie d’assunzione da non sforare. L’utilizzo in pasticceria è legato ai vari produttori: alcuni di questi sconsigliano la cottura, altri, invece, la incoraggiano. Il consiglio è di non eccedere nelle dosi, leggere le etichette e, magari, orientarsi verso prodotti più salubri, quali la radice di stevia.

Stevia- Si tratta di una pianta coltivata in America Latina il cui potere dolcificante è circa 300 volte superiore a quello dello zucchero. Una proprietà interessante è legata ai glicosidi che contiene: non hanno alcun effetto sul metabolismo umano e, di conseguenza, non innalzano i livelli glicemici. La radice di Stevia si trova sul mercato liquida e in polvere, secondo l’uso che se ne vuole fare, ed è indicata, grazie alle sue zero calorie per preparazioni golose quali pan di spagna, creme, bavaresi e biscotti.

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