lunedì 26 ottobre 2015

Cosmetici: come conservarli correttamente

Quando si parla di cosmetici si pensa subito a ombretto, mascara o rossetto. Ai trucchi insomma. E invece questi tre strumenti di make up sono solo una piccola fetta dello sconfinato mondo che riguarda i cosmetici. Anche il dentifricio e la semplice saponetta sono da inserire nella stessa grande categoria e come tali vanno adoperati con attenzione. Si calcola che ogni persona in Europa usi ogni giorno almeno 7 prodotti, rispetto ai 20 spalmati o spruzzati in Asia. Ma sappiamo come utilizzarli al meglio?

Occhio all’etichetta
 Non tutti i prodotti vanno bene per ogni pelle o età. Lo sa bene chi è allergico. Quante volte abbiamo scrutato il minuscolo elenco di ingredienti per scoprire se c’era la sostanza incriminata? Forse troppo poco perché le intolleranze e le allergie sono solo la punta dell’iceberg dello scorretto uso dei cosmetici. Se infatti non conserviamo bene o non consumiamo entro la data di scadenza qualsiasi prodotto, i danni a pelle, denti o capelli possono essere irritazione, arrossamento o addirittura intossicazione.

Una pelle stressata
 Le donne fra i 30 e i 50 anni più di altre espongono la loro pelle al cosiddetto “stress da accumulo”. Ovviamente, si tratta di un accumulo di prodotti e di principi attivi in essi contenuti che a lungo andare può rendere la pelle estremamente sensibile, per esempio agli agenti esterni (caldo, freddo). Ciò avviene per lo più in coincidenza della menopausa, quando l’epidermide è più sottile e l’assorbimento cutaneo aumenta. La reazione ai tanti cosmetici stesi sulla pelle potrebbe essere bruciore, pizzicore, rossore, couperose. “La soluzione è la scelta di prodotti con una formulazione semplice, con pochi principi attivi”, spiega la professoressa Norma Cameli, responsabile servizio dermatologia estetica dell’Istituto San Gallicano IRCCS di Roma.

Svuotiamo i cassetti
 Alzi la mano chi non ha mai dimenticato di avere, riposto nell’armadietto del bagno o nella vecchia trousse, un mascara o un rossetto. A distanza di tempo le sostanze contenute in qualsiasi cosmetico possono ossidarsi, divenire tossiche o essere contaminate dai batteri. La decisione giusta quindi, quando ripeschiamo un vecchio prodotto è buttarlo. “Per di più se il cosmetico ha cambiato consistenza, colore o odore, vuol dire che ha cambiato la sua composizione originaria quindi è meglio non usarlo”, ricorda la professoressa.

Per la rigenerazione delle mucose nasali, utile l'acido ialuronico

Nei casi di stati infiammatori cronici, quali rinite, sinusite o presenza di polipi, i seni paranasali sono impossibilitati a drenare adeguatamente il loro contenuto e le secrezioni faticano a trovare una via d’uscita nelle strette vie di passaggio. Restando intrappolate nei seni paranasali, le secrezioni nasali diventano cronicamente infette creando un circolo vizioso che spesso neppure gli antibiotici riescono a debellare in modo definitivo. 


È in questo contesto che viene praticata la FESS: la chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali e del naso. Si tratta di una tecnica mini-invasiva che utilizza come accesso le fosse nasali per aprire le naturali vie di drenaggio delle secrezioni quando sono in corso stati infiammatori cronici. Ma se della chirurgia endoscopica ormai se ne apprezzano i vantaggi, rappresentati da interventi con modesta emorragia, durata contenuta, impatto minimo di cicatrici e un recupero post operatorio più rapido, il periodo postoperatorio e di guarigione della mucosa nasale è sicuramente più delicato; viene generalmente diviso in un periodo precoce, prime settimane, e tardivo, fino a 6 mesi ma anche 1 anno dall’intervento. "La guarigione di una ferita è un processo molto complesso, che passa attraverso la formazione di un coagulo, una reazione infiammatoria, una risposta immunitaria e al rimodellamento dei tessuti”, afferma Alberto Macchi, Specialista in Otorinolaringoiatria dell'Università dell'Insubria.
La formazione di croste costituisce un passaggio naturale verso la guarigione definitiva della mucosa, tuttavia la loro presenza determina inevitabilmente una riduzione del flusso aereo all’interno delle fosse nasali e, di conseguenza, anche un incremento della possibilità a sviluppare infezioni. Questo può costituire un circolo vizioso portando ad una ridotta pulizia della mucosa nasale che a sua volta determina una maggiore formazione di croste. Nel corso degli anni sono stati sperimentati diverse soluzioni al fine di ridurre la formazione di croste e rimuoverle senza ottenere risultati soddisfacenti. “Attualmente - aggiunge Macchi - l’utilizzo di acido ialuronico ad alto peso molecolare (9 mg) ha ottenuto i risultati migliori nella risoluzione dei problemi del post chirurgico, dimostrando di favorire i processi di drenaggio mucociliare e di ventilazione sinusale, di agevolare un’adeguata riepitelizzazione, mantenendo l’apertura degli osti sinusali ed evitando la formazione di croste e i problemi da queste create. Recenti studi hanno dimostrato come l’acido ialuronico agisca come un lubrificante delle mucose, e che in alte concentrazioni sia in grado di espletare un ruolo terapeutico influenzando positivamente le funzioni cellulari e l’attività dei fattori di crescita. L’acido ialuronico è il primo trattamento che ha dimostrato di regolare le secrezioni e modulare la risposta infiammatoria divenendo il principale riferimento nel post chirurgico funzionale cosi come in quello estetico nasale”, conclude lo specialista.
“La chirurgia endoscopica - spiega Paolo Castelnuovo, direttore della Clinica  Otorinolaringoiatrica all'Università dell'Insubria - consente un più accurato controllo degli atti chirurgici ed una maggiore sicurezza per il paziente e, se si parla di cranio e naso, non è semplicemente un’opzione ma rappresenta la tecnica d’elezione per numerose patologie di questo distretto anatomico. Gli interventi che si eseguono con questa tecnica, se necessario, possono essere anche ampiamente demolitivi, come nel caso di asportazione di neoformazioni maligne. Attraverso l’impiego di endoscopi a fibre ottiche, di telecamere e monitor televisivi per eseguire ogni manovra sulle strutture, la chirurgia endoscopica risulta meno aggressiva, e ha quindi un decorso post-operatorio meno doloroso e fastidioso. Oggi la chirurgia del naso e dei seni paranasali rappresenta uno dei campi di maggior impiego delle tecniche endoscopiche”, puntualizza Castelnuovo.
Sulla base di queste evidenze e con l’obiettivo di elaborare specifiche linee di intervento condivise per un corretto decorso post operatorio, la comunità scientifica ha deciso di dare il via ad uno studio multicentrico, che prevede l’impiego di acido ialuronico 9 mg ad alto peso molecolare (Yabro®) in pazienti sottoposti a intervento di chirurgia funzionale endoscopica dei seni paranasali e del naso. Lo studio arruolerà oltre 300 pazienti e sarà condotto in centri ospedalieri in Italia, Svizzera e Germania.

Trattamenti Viso

E' molto importante ripristinare dolcemente la naturale fisiologia della pelle, spesso compromessa dalla vita di tutti i giorni, dagli inquinamenti atmosferici, dal sole o dalle nostre irregolarità. 


Favorire la rigenerazione delle strutture portanti e protettive, minimizzando i segni del tempo ed intervenire selettivamente con specifici trattamenti estetici per ogni tipo di pelle.
La pulizia del viso è considerata nel campo estetico il trattamento di base e serve a rimuovere dalla superficie cutanea le impurità.

Trucco viso al naturale

Se c’è una cosa che ho imparato in tutte le puntate di “Che Trucco!”che ho condotto, anche nell’ultima serie, è che il trucco non deve mai modificarci o stravolgerci ma coprire i difetti di un viso ed esaltarne i pregi. E’ chiaro che poi dipende dalle occasioni ma se vi piace truccarvi non potete non imparare le basi del trucco naturale perché, per costruire qualsiasi make up, si parte da lì.
 Quando saprete realizzare un trucco naturale alla perfezione vorrà dire che sarete in grado di fare qualsiasi altro make up perché quello naturale è il più complesso di tutti: c’è ma non si vede vedere.


La cosa fondamentale di questo trucco è la base che deve essere assolutamente leggera e impalpabile e come trovare questo effetto naturale? Semplice, usando un fondotinta liquido da stendere con le dita dal centro del viso verso l’esterno, poi applicate il correttore che toglie i segni di stanchezza ai vostri occhi e via con l’illuminante nei punti strategici del viso: occhi, zigomo e fronte.

Ora è il momento di un secondo fondotinta questa volta compatto, un prodotto molto leggero che dona al vostro viso quella naturalezza di cui abbiamo bisogno, lo potete stendere come fosse una terra con un pennello.

Ora applicate un fard rosa che dona sì colore alle vostre guance ma senza caricarle troppo, aggiungete poi un tocco di mascara e un po’ di gloss sulle labbra e il gioco è fatto. Molte di voi si sentiranno “nude” con questo make up per la serie: “Tutta questa fatica e il trucco non si vede!” ma è lì il bello, il trucco c’è ma non si vede!

 

Pelle luminosa come le star? Ecco cosa mangiare

Per avere una pelle luminosa e dal colorito sano non bastano fondotinta e polveri illuminanti, ma si comincia dall'alimentazione e da alcune abitudini da osservare. Per esempio? Dormire almeno otto ore a notte per permettere alla pelle di rigenerarsi e di riparare i danni dell'inquinamento e dei raggi del sole, evitare di fumare e bere alcolici che seccano e infiammano la pelle, accelerando la comparsa delle rughe, ricordarsi di struccarsi sempre dopo la palestra o prima di andare a dormire per non riassorbire tutte le tossine.



Ma è soprattutto dall'alimentazione che dipende il buon funzionamento del nostro organismo e quindi anche la capacità della pelle di rispondere allo stress. «Siamo ciò che mangiamo - dice Giuliano Ubezio, dietista - dall'alimentazione dipende il modo di lavorare del nostro organismo. La pelle, ad esempio, ha un ph acido e quindi è importante limitare i cibi che contengono grassi e integrarli con quelli alcalinizzanti come il limone, i ravanelli o i cetrioli». Dalla nostra dieta non dovrebbero mai mancare i cibi antiossidanti capaci di contrastare i radicali liberi che sono la causa dell'invecchiamento cutaneo. Sì quindi ad agrumi e melograno ricchi di vitamina C che stimola la produzione di collagene, sì a fragole e pomodori, ricchi di licopene, una sostanza che aiuta la pelle a proteggersi dai raggi del sole. Sì anche a carote e verdura di stagione che contengono betacarotene e vitamina A, importante per combattere l'ossidazione della pelle. Da dimenticare purtroppo è la carta dei dolci. Gli zuccheri, infatti, legandosi alle proteine nel processo della glicazione, distruggono collagene ed elastina causando così le rughe e la perdita di compatezza della pelle. Nella gallery vi suggeriamo la giusta alimentazione da seguire, prendendo spunto dalle abitudini healthy delle star e dalla loro pelle luminosa. Dott. Giuliano Ubezio - laureato all'università statale di Milano in dietistica - facoltà di medicina e chirurgia nel 2003. Si specializza nelle diete per sovrappeso ed obesità e tutte le patologie che richiedono la correzione di abitudini alimentari che possono essere curate e prevenute con una giusta alimentazione personalizzata. La passione per la nutrizione lo ha portato a collaborare con la Scuola di Cucina Casa di Mela, cosicché possa mettere in pratica ciò che solitamente suggerisce con la consegna delle diete.

Come creare l'effetto plumping

Come creare un effetto plumpling su labbra insignificanti? La ricetta è su La5 oggi dalle 15, ma ecco qualche anticipazione proprio per voce della make up artist Agata Marino, Givenchy, protagonista di questa settimana della nuova edizione di ‘Che trucco!’. 


 “Primo, applicare un correttore quasi su tutto il contorno labbra, per illuminare, poi sfumare. Stendere la matita sul contorno labbra, con un colore sempre molto naturale, color carne: non deve creare uno stacco, né ingrandire la forma, con le ombre si nota già un effetto rimpolpato.
Riempio poi le labbra con la matita, ripasso il correttore. Per accentuare il gioco di luci e ombre, sulla fossetta scurisco leggermente con un fondotinta più scuro, o terra, o ombretto. Applico il rossetto. Per chi ha labbra sottili consiglio un colore scuro, forte. Infine, al centro delle labbra un gloss lucido possibilmente trasparente, al limite con un velo di ombretto per effetti perlescenti”.

Post più popolari